Letteratura Corsa
Numerosi sono i racconti e le leggende che ruotano intorno alle origini dell’isola: per alcuni la Corsica sarebbe nata dall’unione di Sica, nipote di Didone (fondatrice di Cartagine), con Corso, figlio del re di Troia; c’è invece chi la fa emergere dalle acque per ricordare Nausicaa, uccisa dal marito geloso.
Tra tutti i miti e le leggende tramandati da un paese all’altro, e che ancora popolano l’immaginario corso, vi è un racconto in particolare, che si è trasmesso oralmente fino al XIX secolo, quando fu finalmente trascritto.
<< Il caos di rocce dalle forme antropomorfe sparse su tutta l’isola ha evocato altrettanti giganti pietrificati e amanti castigati. Sembra che nel Niolo, regione di accumuli geologici e rocce instabili, si siano affrontati il Maligno e San Martino. Quest’ultimo, detto “il benevolo”, ha assunto un ruolo di protagonista, seguito da una coorte di santi e sante comparsi all’epoca in cui il cristianesimo fu introdotto nell’isola.
I romanzieri del XIX sec., hanno trovato nella Corsica terreno fertile e ideale per alimentare le loro storie e i loro racconti. Un mito tenace, che sopravvive ancora oggi è Colomba di Prosper Mérimée, il quale era divenuto troppo celebre e stava prendendo il sopravvento su una cultura popolare intrisa dall’uso della lingua insulare. Ma bisogna attendere Michel Zévaco e la sua saga (Les Pardaillan), all’inizio del XX sec., per far entrare i corsi nel pantheon letterario francese. Oltre 70 anni più tardi compare una nuova generazione di scrittori, tra i quali Marie Susini, Jean-Claude Rogliano e l’Accademico Angelo Rinaldi.
Negli ultimi anni, la maggior parte delle opere di autori corsi sono stati saggi politici. Tra essi ricordiamo Jean-Louis Andréani, le opere di Jean-Pierre Santini e di Nicolas Guidici, mentre Marie Ferranti è uno dei pochi autori contemporanei corsi che privilegiano la fiction.
La letteratura di lingua corsa per quanto appassioni un esiguo numero di lettori, costituisce la testimonianza di un reale rinnovamento dopo le favole di Natale Rochiucioli, umorista e autore di canzoni vissuto tra le due guerre. Rinato Coti, Ghjacumu Thiers e Marcu Biancarelli hanno pubblicato opere innovative; i poeti sono più numerosi: Ghjacumu Biancarelli e Ghjacumu Fusina, mentre il teatro è il terreno di Dumenico Tognotti.